INTERROGAZIONE n. 19 del 18/02/2015
Interrogazione n.19/10^ di iniziativa del Consigliere G. MANGIALAVORI recante: "Italcementi di Vibo Valentia, progetti di rilancio economico, di riqualificazione ambientale, occupazione dei dieci dipendenti collocati in mobilità e rimasti senza alcuna occupazione lavorativa e concessione, in loro favore, della cassa integrazione straordinaria in deroga”"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
l'Italcementi, azienda operante nel settore edile, di rilevanti dimensioni economiche, con importanti ricadute produttive in altri ambiti ha chiuso battenti oltre ventiquattro mesi fa;
la vicenda ha avuto importanti riflessi, specie sotto il profilo ambientalistico e lavorativo;
nelle varie fasi della vertenza, di per sé particolarmente complessa, sono state coinvolte la Regione Calabria, il ministro pro tempore dell'economia e l'Ufficio territoriale del governo di Vibo Valentia;
la peculiarità del territorio vibonese, afflitto da un elevato tasso di disoccupazione, implica doverosa, approfondita e costante attenzione;
l'obiettivo dichiarato da tutti i soggetti coinvolti nella vertenza (sia istituzionali che di associazioni varie) ha avuto quale finalità precipua la reindustrializzazione dell'area e la riconversione produttiva del sito;
a tal fine sono stati elaborati vari progetti, i quali rappresentano un'importante opportunità per l'occupazione e l'ambiente di tutto il territorio circostante;
in merito alle sorti dei lavoratori occorre precisare che circa 60 unità sono state reimpiegate in altri stabilimenti o strutture, per altri è stato incentivato il prepensionamento, 10 dipendenti, invece, sono stati collocati in mobilità;
nonostante le risorse umane e politiche impiegate, a tutt'oggi non è stato avviato alcun piano di rilancio industriale e/o economico dell'area;
la ricaduta negativa è stata per molti versi drammatica. Oltre al trasferimento di molti lavoratori, in 10 sono rimasti senza alcuna occupazione e ben 400 lavoratori dell'indotto hanno subito gli effetti negativi di tale chiusura;
non è ipotizzabile una crescita dell'economia locale che prescinda da progetti di rilancio dell'attività industriale, da ancorare a un'inderogabile e preliminare esigenza di salvaguardia ambientale;
l'impoverimento costante che imperversa in ogni area della regione rappresenta una priorità politica, la quale va affrontata con determinazione, concretezza ed efficacia;
il Tavolo già attivato per le vicende della vertenza di che trattasi, presso il ministero dello Sviluppo economico, non è mai stato chiuso, né però risulta operativo;
urge, altresì, prioritariamente interessarsi alla sorte dei dieci ex dipendenti dell'Italcementi rimasti privi di qualsiasi occupazione o di trattamento pensionistico. più specificamente, questi dieci lavoratori fino al 14 settembre 2014 hanno percepito i benefici della cassa integrazione e che, dal 14 settembre al 14 dicembre 2014 avrebbero avuto diritto a percepire la cassa integrazione in deroga;
Per sapere:
se intenda azionarsi, anche con l'attivo coinvolgimento dei soggetti deputati, in primis prefettura e organizzazioni sindacali, per individuare un possibile sbocco lavorativo in favore dei dieci dipendenti dell'ex Italcementi collocati in mobilità, privati di qualsiasi occupazione o trattamento pensionistico. Tanto più se si considera che il loro status di mobilità incentiva la collocazione sul lavoro grazie alle agevolazioni di legge;
se per questi dieci lavoratori intenda sollecitamente azionare gli strumenti normativi e amministrativi di sua esclusiva competenza per la concessione della prescritta cassa integrazione straordinaria in deroga, limitatamente al periodo di competenza (settembre-dicembre 2014);
se intenda inserire nell'agenda di governo la questione della riqualificazione ambientale e della riconversione dell'area in cui esercitava l'attività l'Italcementi;
se intenda, pertanto, offrire concreta prospettiva a progetti di sviluppo mirati alla rivalutazione dell'area di che trattasi;
se intenda chiedere, all'uopo, la riattivazione del Tavolo già istituito per le vicende della vertenza in questione presso il ministero dello Sviluppo economico, non più operativo.

Allegato:

18/02/2015
G. MANGIALAVORI